Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo. Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali
Rinnova la circolazione sanguigna e i tessuti, il latte di soia ha proteine digeribili nella quantità uguale a quelle del latte vaccino anche se risulta di qualità diversa. Ripulisce il sangue dai grassi "cattivi" ed è una eccellente fonte di vitamina E, di lecitine (sostanze che regolano il colesterolo nel sangue stimolando la sintesi di HDL - colesterolo buono). Il latte di soia ha una buona concentrazione di grassi moninsaturi e polinsaturi che diminuiscono il rischio di malattie cardiovascolari. Facile da preparare anche in casa! Ricordiamoci di controllare che la soia sia di provenienza biologica, per evitare la presenza di OGM.
Ci vogliono 300 grammi di fagioli di soia biologici e 2 o 3 litri di acqua. Per cominciare bisogna lasciare a bagno i fagioli di soia per una notte con l'intento di renderli più digeribili. Dopo scolati, vanno lavati e messi in una pentola con una quantità di acqua pari a tre volte il loro volume. Scaldare leggermente l'acqua e poi frullare i fagioli con un mixer a immersione fino ad ottenere una miscela a grana sottile. Infine, dopo aver portato a bollire il composto, ci vogliono 10 minuti di cottura poi, nello scolapasta ricoperto con una garza per alimenti versare il composto dopo averlo schiacciato e scolare il liquido precedentemente separato dalla polpa. La parte liquida ottenuta è il latte di soia che va lasciato raffreddare per imbottigliarlo e metterlo in frigo. Si consiglia di utilizzarlo entro un paio di giorni.
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