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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

La pasta a basso IG, comune o trafilata al bronzo?

Desideri un piatto di pasta che non provochi picchi glicemici e che abbia contenuti di vitamine e minerali? Sappi che la lavorazione della pasta richiede alcune fasi precise: dalla selezione di semole di grano duro ( con un buon contenuto proteico ) alla macinazione del grano per poi arrivare all'impasto della semola macinata con acqua e alla trafilatura (lo sviluppo di lavorazione è in grado di modificare le caratteristiche nutrizionali della pasta). Per ultimo, la pasta viene essiccata con aria calda in appositi essiccatori, raffreddata e confezionata in scatole o sacchetti. Trafilatura al Teflon  La pasta trafilata al Teflon si presenta più liscia, tiene meno la cottura, non raccoglie bene il condimento e, una volta ingerita, rilascia più velocemente i suoi zuccheri/amidi nel sangue. Questo significa un indice glicemico più alto con il rischio di alzare i livelli di insulina nell'organismo.  Trafilatura al Bronzo La pasta trafilata al Bronzo ha una semola di migliore quali

Impariamo a fare sughi anticolesterolo e dietetici

Mangiare un piatto di pasta sazia, nutre e fa bene all'umore. E' indicato anche per mantenersi in linea, sempre che si scelga il sugo giusto. Negli ultimi tempi, il sugo è stato "incoronato" principe della dieta sana, da una ricerca spagnola pubblicata sulla rivista "Food Chemistry" perchè oltre ad essere buono è un concentrato di nutrienti salutari mostra ben 40 tipi diversi di polifenoli che aiutano a diminuire il rischio di malattie cardiovascolari e molti carotenoidi antiossidanti protettivi, contro i tumori. Sia la qualità, sia il valore nutritivo del sugo possono subire un notevole cambiamento, in base al tipo di ricetta, alla sua preparazione, alla percentuale - qualità - quantità degli ingredienti e specialmente, alla maniera in cui questi si combinano fra loro. Ad esempio nel pesto, la miscela degli ingredienti è sbagliata, si appesantisce il lavoro degli organi digestivi. Cosa dobbiamo fare per mangiare un primo piatto salutare? Semplice, bisogna

Legumi e Verdure in scatola o in vetro?

Da sempre l'uomo ha dovuto affrontare il problema della conservazione dei cibi. In antichità, sono state sperimentate varie tecniche: l'essiccazione al sole, l'uso del sale, del miele e dell'aceto, fino ad arrivare ai tempi d'oggi con la sterilizzazione, la pastorizzazione, la surgelazione o l'inscatolamento. Oggi, i sistemi che le aziende impiegano per mantenere freschi i cibi, evitando il deperimento, sono rivolti soprattutto all'eliminazione dei microrganismi che, di solito deteriorano i cibi. Questi processi possono essere di vario genere, in base al tipo di alimento da  conservare; da non escludere anche il contenitore per la conservazione.  Con il vetro si evitano le contaminazioni. Ci sono aziende che hanno cambiato il BPA (plastificante che interferisce con il sistema endocrino) con il BPS. Quando acquistiamo legumi e verdure in scatola è meglio il vetro. La sterilizzazione del vetro prevede il riscaldamento del cibo a temperature oltre i 100°C